lunedì 1 ottobre 2012

CARA PARROCCHIA DEL MIO BATTESIMO


 Dedicata a Santa Maria degli Angeli la parrocchiale di Lavertezzo, ricordata con particolare affetto dal Servo di Dio, il vescovo Aurelio Bacciarini, nella lettera pastorale della Quaresima 1922:

 «La Parrocchia fu il mistico albergo, dove io nacqui alla vita della Grazia con il lavacro del Battesimo; fu il giardino olezzante per fede antica e per costume casto, ove trascorsi l’infanzia e la fanciullezza. Fu il cenacolo santo della Prima Comunione. Fu la sorgente di emozioni incancellabili provate ai piedi degli altari nella letizia immacolata delle Feste del Signore. Fu la famiglia cristiana raccolta e stretta attorno al Parroco». 


 Anticamente sorgeva una semplice cappella dedicata a Sant’Antonio, trasformata e ampliata nel XVI secolo e in periodi successivi, fino alla sua completazione sul finire del settecento. Sul timpano della facciata tardo barocca, plasticamente articolata da pilastri, sta l’affresco della Madonna, eseguito nel 1780 da Giuseppe Pancaldi e restaurato recentemente. Suggestivo il sagrato, «a cui si accede salendo i pochi gradini delle cordate che si dipartono dalla strada cantonale». 

 In questa chiesa Aurelio Bacciarini fu battezzato il 9 novembre 1873 e il 13 giugno 1897 il novello sacerdote, ordinato il 12 giugno a Lugano, celebrava la sua prima Messa. 

 Così, nella citata lettera pastorale della Quaresima 1922, parlerà della sua Lavertezzo: 

 «Cara Parrocchia del mio Battesimo, che chiudi in seno l’umile storia dei miei padri, e stendi le braccia sui miei monti, vivi al ricordo, all’amore, alla fedeltà dei tuoi figli e sii, come fosti, il focolare della fede, l’asilo della pace e la scuola del bene».

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